Una serra ibrida è una soluzione a basso costo per la coltivazione all’aperto, che consente di abbassare le temperature, di proteggere dalla pioggia e dal vento e di aumentare la capacità di gestione dei parassiti.

Per l’allestimento di una serra ibrida, sebbene Agrotonomy si avvalga di un produttore di serre professionale, in molti casi tali strutture vengono costruite da appaltatori locali, poiché non comportano complicate ramificazioni tecniche rispetto a una serra completamente climatizzata.

La maggior parte delle serre ibride è costituita da semplici strutture ad A costruite con barre e pali di metallo zincato non corrosivo.

Il tetto della struttura è solitamente coperto da un doppio telo di polietilene, che protegge le torri dalla pioggia.

I lati sono avvolti da una microrete antitrascinamento, che impedisce ai parassiti di entrare nella serra. Questa microrete è anche utile per mantenere all’interno della serra insetti benefici come coccinelle o bombi.

Tuttavia, la rete limita il flusso d’aria. Per ovviare a questo inconveniente, è necessario installare dei ventilatori per aumentare il flusso d’aria, che contribuisce a fornire un flusso continuo utile per la regolazione della temperatura, il controllo dell’umidità e la distribuzione uniforme dell’anidride carbonica.

I lati della serra ibrida possono essere utilizzati per stendere una rete frangivento (di tipo agricolo) per proteggere il sistema aeroponico a torre in caso di tempesta. Si tratta di una soluzione molto efficace e a basso costo per aggirare il problema dei venti forti.

Per ridurre il calore estivo, un telo ombreggiante con una filtrazione del 25%-35% viene posizionato sopra il tetto in polietilene (alcune serre ibride sono dotate di un telo ombreggiante retrattile), riducendo la temperatura da 5 a 15°C e proteggendo così le piante dallo stress termico causato dalla luce solare diretta estiva.
Una serra ibrida costa di solito l’80% in meno rispetto a una serra completamente climatizzata.